Sono necessari i permessi comunali per installare una pergola? Ecco tutto ciò che devi sapere.

Se sei qui è per rendere il tuo outdoor living un’esperienza indimenticabile in qualsiasi momento e stagione dell’anno, sapendo di riuscire a farlo installando una pergola: sei sicuramente nel posto giusto, ma è importante che tu conosca le norme da rispettare e i permessi eventualmente necessari ai fini dell’installazione di una copertura esterna nel Comune in cui risiedi. 

PERMESSI NECESSARI ALL’INSTALLAZIONE DI PERGOLATI
In base al Comune in cui risiedi, ai materiali, alle dimensioni, al peso e, soprattutto all’ubicazione della struttura, esistono normative differenti che è bene conoscere per evitare gravi violazioni a livello amministrativo e non solo.
In generale, un’installazione di pergole dotata di scheletro metallico e copertura mobile non richiedere particolari permessi mentre, al contrario, se il tetto è fisso o semi-mobile e la sua destinazione d’uso del relativo spazio rimane invariata è necessario richiedere il permesso.

Secondo la sentenza 5008/2018 del Consiglio di Stato del 22 Agosto 2018, una pergola è una struttura per esterni formata da montanti verticali tenuti da assi o lamelle orizzontali assemblati in modo che l’apertura nella fascia superiore permetta di orientare la luce e l’aria. Il pergolato gode solamente di una funzione estetica limitata nel tempo: la sua struttura, in quanto leggera, lo rende molto simile alla tenda da sole, in quanto essa è provvisoria e permette di ospitare piante e decori che offrono riparo e rendono l’ambiente dotato di personalità e quindi più accogliente. Nel caso in cui si viva in un condominio, l’unica accortezza è la richiesta di autorizzazione da parte dello stesso, se la si vuole inserire in uno spazio condominiale.

STRUTTURE MOBILI, FISSE E SEMIPERMANENTI
Come abbiamo già ricordato, le pergole sono considerate interventi di edilizia libera se reversibili o facilmente reversibili, non ancorate al suolo e se non richiedano interventi importanti di installazione e/o smontaggio. Facciamo un esempio: se realizziamo una pergola tradizionale in pvc fissata al suolo tramite viti, essa sarà considerata a tutti gli effetti un’operazione di edilizia libera e quindi non sarà necessario richiedere un particolare permesso per costruirla, tranne che in presenza di normative comunali.

Una pergola a base cemento, invece, è strettamente fissata al terreno con interventi permanenti, per cui sarà necessario richiedere il permesso per la sua costruzione al proprio Comune di residenza prima di comunicare l’inizio dei lavori.

In sintesi, le opere per le quali non è richiesto alcun permesso sono:

gazebo mobili;
pergolati;
tendepergotende, coperture d’arredo, sia che si tratti di pergole addossate, sia che si tratti di pergole autoportanti.

Se l’intervento può essere classificato come intervento di manutenzione straordinaria o se viene considerato un’opera di pertinenza minore bisogna avviare la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), cioè il documento tecnico che comunica allo Sportello Unico Edilizia del Comune la modifica delle superfici delle singole unità immobiliari (ma non la volumetria complessiva degli edifici), mantenendo la destinazione d’uso iniziale dello spazio che si intende occupare.

PERMESSI NECESSARI ALL’INSTALLAZIONE DI STRUTTURE SEMIPERMANENTI O FISSE
Se vuoi installare una struttura semipermanente o fissa devi sapere che questa possiederà anche un altro tipo di impatto sull’ambiente in cui è collocata, dunque è obbligatorio il permesso che attesti che il tuo impianto sia a norma di legge, sia che si tratti di un pergolato coperto da alluminio o da legno.

In questo caso i passaggi da seguire sono massimo tre:

SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) che deve essere presentata per realizzare le costruzioni che non modificano parametri urbanistici, volumetrie e destinazione d’uso senza alterare in alcun modo la sagoma degli edifici.
CILA(Comunicazione Inizio Lavori Asseverata)
Permesso di Costruire che occorre nel caso in cui si vogliano avviare opere di nuova costruzione, che apportino una variazione volumetrica.

In conclusione, sperando che l’articolo possa averti fornito una panoramica generale dell’argomento, ti invitiamo a consultare con attenzione l’apposito regolamento del tuo Comune di residenza.

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